Impianto di messa a terra: obbligo dichiarazione CIVA

Ai sensi dell’art. 36 del D.L. 162/2019, è il datore di lavoro che ha l’obbligo di denuncia dell’impianto di messa a terra, tramite portale CIVA, l’applicativo che consente all’INAIL di gestire telematicamente tutti i servizi di certificazione e verifica degli impianti e degli apparecchi:

  • denuncia di impianti di messa a terra
  • denuncia di impianti di protezione da scariche atmosferiche
  • messa in servizio e immatricolazione delle attrezzature di sollevamento
  • riconoscimento di idoneità dei ponti sollevatori per autoveicoli
  • prestazioni su attrezzature di sollevamento non marcate CE
  • messa in servizio e immatricolazione degli ascensori e dei montacarichi da cantiere
  • approvazione del progetto e verifica primo impianto di riscaldamento

 

INAIL sta redigendo l’anagrafe di tutti gli impianti elettrici in essere che sono sottoposti a controlli, al fine della loro omologazione. Senza il numero di matricola, rilasciato da INAIL a seguito della denuncia tramite CIVA, non possono essere effettuate le verifiche.

La verifica periodica dell’impianto di messa a terra, garantisce il buon funzionamento dell’impianto elettrico, interviene in caso di guasto, evitando così la folgorazione delle persone per i contatti indiretti.

Si rende noto che gli Enti di controllo e INAIL stanno verificando la presenza di tali dichiarazioni e che la mancata denuncia dell’impianto di terra è sanzionabile sia a livello amministrativo che penale, ai sensi del D.Lgs. 106/2009.

Inoltre, tutti gli Organismi preposti alla verifica degli impianti di messa a terra devono uniformare il proprio listino a quello imposto dall’INAIL del 07 Luglio 2005 e non possono più essere effettuati sconti.

Il Controllo Inquinamento Ambientale collabora con la società Progetto Verifiche srl per la verifica dell’impianto di messa a terra, ai sensi del DPR 462/01.

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